Gli utenti presenti intorno al mondo hanno atteso per tanto tempo, ma finalmente si può dire che Android 12 è una realtà. Ci ha messo un po’ di tempo, e per tutte le giuste ragioni: si tratta d’un cambio non indifferente per certi utenti, che hanno visto una durata di quasi sette mesi di beta.
Ovviamente per chi è sempre stato in possesso d’un Pixel o d’un prodotto compatibile per la versione di test, questi mesi è quasi come se non sono mai esistiti: Android 12 è sempre stato disponibile per loro.
Ma ovviamente durante le varie fasi di Beta, molte cose sono cambiate. Ad esempio, alcune funzioni sono state inserite e poi tolte. Alcune funzioni che sono state ereditate da Android 11 sono state semplicemente importate e poi cambiate drasticamente lungo i mesi. Per questo è bene aggiornarsi un secondo sulla natura di questa versione, e quali sono appunto i suoi vari vantaggi che ha portato finalmente a disposizione dei fan del robottino verde.
Nuove opzioni per la Privacy di Android 12
Se c’è qualcosa che ha insegnato l’Apple negli ultimi anni, è naturalmente che bisogna tener conto molto di più della propria Privacy. Avere un controllo accurato sulle informazioni è una priorità molto importante, e questo Google l’ha capito. Per questo d’ora in poi, tutte le Apps che usano il microfono e la fotocamera renderanno evidente questo comportamento nella barra superiore (ovvero dove si può vedere la batteria, l’ora, e così via). Una cosa però abbastanza comoda che è stata aggiunta oltre quest’aspetto è la possibilità di disattivare al volo sia il microfono che la fotocamera, aprendo le impostazioni rapide. Decisamente un ottimo aspetto per i più sospettosi.
Inoltre, una pratica che è stata resa recente solo per certi tipi di Smartphone Android, è ora possibile indicare una posizione completa o parziale al programma che ci interessa. Quando l’App chiederà la nostra posizione, sarà possibile indicargli se intendiamo dargli la posizione precisa o una che può dire “Più o meno” dove siamo, senza dettagli minuziosi. Questa funzione è utilissima per alcune Apps che non hanno davvero bisogno d’una posizione precisa per funzionare come promettono. L’unico problema è che l’App stessa deve essere compatibile con quest’opzione, altrimenti non funziona. È anche possibile bloccare l’accesso alla posizione Bluetooth (per oggetti come cuffie, tiles e simili) per gli oggetti al quale non abbiamo questo tipo d’interesse.
E’ anche presente una sezione precisa che può indicare tutti gli usi effettuati delle varie periferiche presenti nello Smartphone, ed anche controllare quali sono i permessi che non vengono usati da tempo (e come tale è possibile revocarli da alcune Apps). Android 12 monta anche una funzione che permette di calcolare e generare risultati in una parte isolata della memoria, così da garantire il minimo assoluto di dati trafugati da programmi maliziosi.
Material You, quando si parla esattamente di te
Ma le novità non sono tutte al livello tecnico, c’è anche qualcosa di molto importante al livello grafico. Android 12 monta il design Material You, che è una sorta di comparto grafico intelligente. In che modo funziona, esattamente? L’interfaccia che offre questa versione di Material è sinceramente, molto pulita.
Ma quel che può davvero vantare di più è la personalizzazione che offre al livello dell’utente, per accomodarne al meglio i gusti. Quel che segue infatti in questo design è una colorazione che ha effetto praticamente a livello globale: se ad esempio decidiamo di avere una colorazione giallo pastello, tutto il resto del cellulare – e così pure le Apps compatibili – avranno una grafica con una colorazione gialla. Stessa cosa riguarda le immagini: ogni immagine avrà un colore che verrà preso a definizione. Ad esempio, un immagine d’una Ferrari, naturalmente rossa, darà spunto al Material You di rendere anche il resto delle finestre rosse.
Parte delle animazioni sono dinamiche e accomodano questa decisione delle colorazioni, e non solo: grossa parte di tutti i dettagli grafici come la luminosità del testo ed i suoi dettagli girano tutte attorno alla possibilità di una piena personalizzazione. Insomma, con quest’aspetto Google vuole rendere lo Smartphone davvero personale in tutto e per tutto.
Una gamma di accessori utili ma dipende dal punto di vista
Se c’è qualcosa che bisogna anche saper rispettare da parte di Google, è la presenza di varie aggiunte che possono essere più o meno utili. Ad esempio, è possibile cominciare a giocare senza attendere il download completo di una App dal Play Store, ma è una funzione che deve curare lo sviluppatore. È possibile condividere la propria password Wi-Fi, ma bisogna farlo attraverso NFC. È possibile creare uno screenshot esteso (Scrollshot) senza bisogno d’un app a parte.
Detto chiaro e tondo, Android 12 è una boccata d’aria fresca che attendevano in molti. Le funzioni più interessanti sono evidenti, ma ci sono anche tanti piccoli ritocchi che meritano di essere raffinati in futuro.